Il decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze del 10 agosto 2020 ha previsto che gli istituti scolastici di ogni ordine e grado statali e paritari comunichino all’Agenzia delle entrate i dati riguardanti le spese scolastiche, le erogazioni liberali agli istituti scolastici (effettuati dalle famiglie con strumenti tracciabili) e i relativi rimborsi. Lo scopo del decreto è quello di far trovare ai contribuenti le spese scolastiche detraibili direttamente in dichiarazione (730 PRECOMPILATO).
Pertanto le scuole, a partire dall’anno d’imposta 2022, devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate le informazioni riguardanti le spese scolastiche e le erogazioni liberali agli istituti scolastici e i relativi rimborsi. L’invio telematico andrà effettuato entro il 16 marzo 2023 (anno di imposta 2022).
L’Agenzia delle Entrate specifica che i contribuenti che hanno sostenuto spese scolastiche e/o hanno effettuato erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici, possono decidere di non rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate i dati relativi a tali spese ed erogazioni e dei relativi rimborsi ricevuti e di non farli inserire nella propria dichiarazione precompilata.
Tale opposizione deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate, entro il 16 marzo del 2023, con l’apposito modello di richiesta di opposizione (vedi modulo sottostante) via e-mail alla PEC dedicata: opposizioneutilizzospesescolastiche@agenziaentrate.it
L’agenzia delle Entrate specifica anche che in tutti i casi è necessario allegare al documento di opposizione, debitamente sottoscritto, anche la copia del documento di identità.
È comunque possibile inserire le spese e le erogazioni per le quali è stata esercitata l’opposizione nella successiva fase di modifica o integrazione della dichiarazione precompilata, purché ne sussistano i requisiti per la detraibilità previsti dalla legge.
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